Articolo integrale apparso sul numero di Novembre 2020 della rivista "Nuovo Ossigeno". A cura di Alexandra Munzi, agronoma dello studio Ce.S.A.F.
La possibilità di vedere le piante, di vivere a contatto con il verde e di avere a disposizione un giardino aumenta le capacità cognitive delle persone, le aiuta a prestare maggiore attenzione e a recuperare con maggiore rapidità la capacità di prestare attenzione. Alcuni studi hanno mostrato come la presenza di alberi lungo un viale migliora le performance in occasione di specifici test rispetto ad ambienti che ne sono privi. Ma nei casi in cui le persone sono rese consapevoli della presenza di verde offrono risultati ancora più performanti.
I bambini sono particolarmente sensibili ai benefici del verde. Essi tendono a soffrire sempre più di un disturbo, la ADHD (Attention deficit/hyperactivity disorder), che determina uno stato di elevata e cronica disattenzione, impulsività e/o iperattività. Questo tipo di problema, se non opportunamente gestito, potrebbe creare difficoltà in vari momenti importanti della vita e minori performance in ambito scolastico o lavorativo. Alcune statistiche indicano che il 7% dei bambini soffre di questo disturbo. Vari studi hanno dimostrato come la presenza di aree verdi e lo svolgimento di attività all’aria aperta contribuiscano in modo significativo alla riduzione nella manifestazione e nella severità dei sintomi.
Una passeggiata nel verde può raggiungere la stessa efficacia dei farmaci normalmente usati per curare il disturbo nei bambini. Questi studi sono stati condotti su persone di età, genere, fasce di reddito, provenienza geografica diverse, ma sempre con risultati incoraggianti.
Sempre con particolare riferimento ai bambini, è stato osservato come la maggior presenza di verde svolga un ruolo importante nel tamponare gli stress quotidiani, affievolendo la tensione psicologica ad essi associata (Fig. 1, da Wells & Evans 2003, mod). I bambini più a rischio sembrano quelli che beneficiano maggiormente di questa azione protettiva. Naturalmente questa influenza positiva vale anche per gli adulti.
Alcuni studi condotti in Svezia su asili e scuole dell’infanzia hanno dimostrato come il contatto quotidiano con il verde porti ad un aumento delle capacità cognitive rispetto a bambini che frequentano strutture senza giardino.
L’uomo è intimamente connesso con la natura. La mancanza di questo contatto genera disequilibrio e stress, anche in forma cronica. Questa condizione ci porta a adottare stili di vita non corretti che si traducono prima in malessere e poi in vere e proprie malattie, che una relazione profonda con la natura può prevenire e curare.